…tra storia e scaramanzia…
Negli anni della sperimentazione e del procedere per tentativi in F1, la Ferrari, cosi come tutte le grandi marche automobilistiche con la propria storia legata alle corse, testava le nuove soluzioni sia in pista ma soprattutto appena fuori il reparto corse, in strada o negli aerodromi (ad esempio quello di Modena). Per far ciò era necessario applicare delle targhe di prova sulle auto da competizione per ragioni, prima di tutto, assicurative poiché ciascuna auto doveva essere riconoscibile con una targa in quanto i collaudatori portavano le nuove vetture sulle strade pubbliche di Maranello e dintorni. Successivamente, questa pratica andò sempre più in disuso per via della costruzione di piste private a partire dagli anni Settanta. A titolo di esempio, furono costruiti il complesso di Balocco (1962, di proprietà Alfa Romeo), Fiorano (1972, di proprietà Ferrari), Misano (progettato nel 1969), Mugello (1974), Nardò (inaugurata nel 1975), Paul Ricard (1970) e Vallelunga (1951 con apertura alla F1 e alla Ferrari nel 1963).
Durante questa attesa, quindi, nel panorama automobilistico italiano era in voga l’uso di queste targhe di prova. In Ferrari erano dipinte in lettere bianche sulla carrozzeria rosso Ferrari o verniciate grazie a uno stencil preformato con il classico font Army oppure applicata come adesivo sulla carrozzeria.
A quelle targhe sul posteriore delle Ferrari F1, e non solo,
dagli anni 50 ai primi anni 70, ci si affezionò subito. La Ferrari ne possedeva
più di una. In quegli anni, infatti, era proprietaria di 6 sigle: MO 31, MO-36,
MO-49, MO-53, MO-56, MO-69. Alfa Romeo, Lancia e Maserati ne possedevano altre.
Spesso portate anche in gara, con esse avevano corso tutti i piloti Ferrari di
quegli anni. Ma tra tutte, la PROVA MO-36 risultò essere la più vincente,
grazie anche alle celebri vittorie nel campionato mondiale marche con le famose
330 P2, P3 e P4.
L’ultima apparizione della storica targa PROVA MO-36 è
datata 4 marzo 1972 al GP del Sud Africa a Kyalami. Come noto, nell’aprile
dello stesso anno venne inaugurato il circuito privato della Ferrari a Fiorano.
Nel cerchio in giallo l'adesivo della targa ultima versione
a cura di Ludovico Danza
Fonte: Autocapital 6/86
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