D50 - 0006

 

FERRARI D50 – 0006

 

Maggio 1955 - Recupero della D50 di Ascari dalle acque del porto a Monaco, chassis 0006

 

Il telaio 0006 fu costruito dalla Lancia nel 1955. È la vettura finita in mare con Ascari. Non è chiaro se la vettura sia stata completamente recuperata, tuttavia, nel 1956 appare una Ferrari D50 con chassis 0006. Potrebbe quindi essere la stessa macchina o un esemplare rinumerato. Se fosse la stessa, allora potrebbe trattarsi dell’unica vettura non verniciata consegnata alla Ferrari a luglio del ‘55. Di fatto la Lancia non usò più quell’esemplare ma, se effettivamente è stata restaurata, compare tra le vetture consegnate, come anche riportato da Nye e dalla documentazione ufficiale della stessa Lancia.

Cerimonia di cessione delle D50 alla Ferrari [Anonimo]

 

1956	Giugno	Monza	Castellotti	Test
	1 luglio	Francia	Castellotti	#T
	2 settembre	Italia	Musso	#28
1957	13 gennaio	Argentina	Gonzales/De Portago	#20
	27 gennaio	Buenos Aires	Von Trips/Collins	#22
	19 maggio	Monaco	Trintignant	#30
	7 luglio	Francia	Trintignant	#16
	14 luglio	Reims	T-car	#6T
	20 luglio	Gran Bretagna	Trintignant	#16
	4 agosto	Germania	T-car	#6T
	8 settembre	Italia	Von Trips	#36

 

Nel 1956 lo chassis 0006 venne usato dalla Ferrari come vettura laboratorio sperimentando le uniche soluzioni Streamliner testate dalla Ferrari. Le soluzioni non furono provate precedentemente in galleria del vento, ma direttamente in pista con soluzioni posticce un pò improvvisate, lasciando al pilota le sensazioni sul comportamento di guida.

Un primo esperimento in vista del GP di Francia venne condotto a Monza nel giugno del 1956. D'Alessio collocava questa immagine poco prima del GP di Italia, lasciando intendere che si potesse trattare di una delle solite sessioni di prove a Monza nelle settimane agostane precedenti il GP. Una ricerca più approfondita mi ha permesso di collocare più precisamente questo test a giugno, come specificato da Jenkinson, e più correttamente prima del GP di Francia a Reims. Il muso si presentava avvolgente, molto artigianale, la cui bocca era stata dimensionata per la sola funzione di raffreddamento del radiatore. Per le forme particolari della carrozzeria usata su questo particolare chassis, ritengo sia lo stesso usato in Francia e anche successivamente nel GP italiano. 

Giugno 1956 - test Monza – Ferrari D50 chassis 0006 [Anonimo – Formula Ferrari, P. D’Alessio]

La vettura partecipò successivamente alle prove a Reims come T-car e si presentò con forme più rifinite e completamente carenata, lasciando scoperte solo le ruote anteriori, con un muso profilato che avvolgeva le ruote anteriori e si raccordava in maniera sinuosa con la presa d’aria per il radiatore unitamente alle prese di raffreddamento dei freni. Si trattava dello stesso telaio usato nei test a Monza. 

Presentava inoltre una carenatura delle ruote posteriori fino alla coda, con prese di raffreddamento delle ruote e dei freni posteriori in stile Mercedes e Lancia. A detta di DSJ, tale apertura generava molto drag.

Luglio 1956 – GP Francia – Ferrari D50 T-car - Chassis 0006 in differenti viste [GPL Collection]

La versione carenata effettuò solo pochi giri, ritenuta da Castellotti instabile e sensibile al vento. Venne quindi rimossa la carenatura posteriore, tornando in pista durante le prove sempre con Castellotti. Le immagini raffigurano la configurazione semi carenata, montata sempre sullo stesso telaio 0006. Entrambe le configurazioni non presero quindi parte alla gara ritenute poco vantaggiose. 

Luglio 1956 – Gp Francia – Ferrari D50 Chassis 0006 [LAT Photographic]

Luglio 1956 – Gp Francia – Ferrari D50 Chassis 0006 [Anonimo]

Le frettolose conclusioni riportate dai piloti che provarono la Streamliner e l'assenza di dati della galleria del vento fecero abbandonare prematuramente l'idea di investire ulteriormente nel progetto.

Nel GP di Italia la Ferrari tornò quindi sui suoi passi presentando una vettura tradizionale in configurazione “tipo Siracusa 56”.

Settembre 1956 – GP Italia – Ferrari D50 #28 - chassis 0006 [MotorSport]

Nel 1957 Gonzales e De Portago guidarono la vettura nel GP di Argentina senza portare novità. La vettura si presentò nella stessa configurazione di Monza.

Gennaio 1957 – GP Argentina – D50 #20 - chassis 0006 [The Ferrari Formula 1 Cars 1948-1976 J. Thompson]

Solo nella primavera l’esemplare fu convertito alla nuova configurazione “tipo Siracusa 57”, più nota con la sigla 801. La vettura presentava una carrozzeria stretta e gli scarichi scoperti con i coni terminali invertiti. Questa configurazione esordì al GP di Monaco e guidata da Trintignant.

Maggio 1957 – GP Monaco –  801 #30 chassis 0006 [Motorsport]

In Francia la vettura si presenta nella stessa configurazione usata a Monaco, ma con scarichi standard.

Luglio 1957 – GP Francia – 801 #16 chassis 0006 [MotorSport]

A Reims venne usata in prova come T-car. Lo chassis 0006 rimase invariato rispetto al GP di Francia anche nel Gp di Gran Bretagna, guidata sempre da Trintignant.

Luglio 1957 – GP Gran Bretagna – D50 #16 - chassis 0006 [Ferrari di H. Tanner & D. Nye]

Anche questa vettura DSJ la definì “Special”, come per lo chassis 0005, in quanto in Germania si presentò con l’avantreno della Supersqualo e telaio allungato di 10 cm. Gli stessi Tanner & Nye e i Black Books confermano quanto precedentemente riportato.

Usata durante il GP come T-car, non è noto come si presentasse.

Nell’ultima partecipazione ad un GP, la 801 chassis 0006 si presentò a Monza, guidata da Von Trips, con un muso più profilato e allungato secondo la tipologia precedentemente impiegata dalle altre Ferrari nei precedenti GP.

Settembre 1957 – GP Italia – Ferrari D50 #36 - chassis 0006 [MotorSport]

 

Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.

Enzo Ferrari

 

Credits

Ferrari – H. Tanner e D. Nye 1984

Motorsport Magazine

The Ferrari Formula 1 Cars 1948-1976 J. Thompson

Formula Ferrari, P. D’Alessio

A Story of Formula 1, D. Jenkinson

Record of grand prix and voiturette – Vol. 6