FERRARI F93A CHASSIS n.138
La FIA, per il campionato del mondo 1993, cercò di rendere meno veloci le vetture, in particolare in entrata di curva, riducendo la larghezza delle stesse e degli pneumatici per fornire meno aderenza. La stagione 1993 fu all'insegna della continuità rispetto alla precedente. Poche furono le novità regolamentari introdotte. Inoltre, fu limitato l'uso del muletto alla sola giornata di gara, mentre venne vietato per le prove.
Nel dicembre del 1992 venne presentata a Fiorano il progetto 644/B di chiara derivazione della precedente F92AT. Questa nuova vettura, denominata F93A, doveva servire da ponte alla vettura progetto 645 che avrebbe dovuto esordire a metà anno. Ma il bando dell'elettronica da parte della FIA fermò tutto e la Ferrari fu obbligata a correre per tutta la stagione con la deludente F93A. Si trattava di una vettura convenzionale con muso alto, che introduceva le sospensioni attive.
Dicembre 1992 – Presentazione Ferrari F93A – chassis 138 [Getty images]
I test pre stagionali all’Estoril si rivelarono fallimentari per la Ferrari, che risultava staccata in media dai 4 ai 6 secondi dalle altre vetture. Entrambi i piloti ebbero inoltre molti problemi di affidabilità, anche dovuti alle difficoltà di settaggio delle sospensioni attive, dovendo interrompere più volte i test per riparare vari guasti.
Gennaio 1993 – Test Estoril Ferrari F93A - chassis 138 [Anonimo]
In una seconda sessione di test sempre all’Estoril, la Ferrari decise di non partecipare concentrandosi in test privati a Imola per cercare di risolvere i problemi di affidabilità.
In Sud Africa, lo chassis 138 fu inviato smontato dalle parti meccaniche e non ci fu necessità di allestirlo.
Nel GP del Brasile, Berger usò in prova il telaio precedentemente assegnato, ovvero lo chassis 140, ma uscì di strada e distrusse la vettura. Per la gara utilizzò quindi il muletto, chassis 138, assegnato ad Alesì, ma alla partenza fu colpito da Andretti che, partito male dalla griglia, cambiò repentinamente direzione e alla prima curva passò letteralmente sopra la vettura n.28 rovinando il roll-bar e compromettendo l’integrità del telaio.
Marzo 1993 – GP Brasile Ferrari F93A #28 chassis 138 [Fonte Autosprint]
Per il GP di Europa, lo chassis 138 non fu spedito perché rimasto a Maranello per essere riparato per poi impiegarlo successivamente come vettura muletto.
Nella realtà, lo chassis 138 non fu mai più utilizzato.
Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.Enzo Ferrari
Credits:
Autosprint 1993
A RECORD OF GRAND PRIX & VOITURETTE RACING VOLUME 13 (1990-1994)