17 mag 2024

156F1 chassis 0009


FERRARI 156F1 CHASSIS n.0009

 

 


Giugno 1962GP Belgio – 156F1 #9 chassis 0009 [foto da Autocourse] 

 

1962 

17 giugno 

Belgio 

Hill 

#9 

 

Nel 1962, la Ferrari esordì con due nuovi telai 156F1, di cui il secondo era lo 0009. Tale esemplare partecipò ad una sola gara in Belgio per poi essere successivamente impiegato come vettura laboratorio su cui furono sperimentate nuove soluzioni in prospettiva 1963. 

In Belgio la vettura venne portata con una nuova presa d’aria dei freni posteriori con forma appiattita e meno sporgente dalla carrozzeria, come del resto la stessa modifica compariva su tutti gli esemplari iscritti alla competizione. 

 

 


 

Giugno 1962 – GP Belgio – 156F1 #9 chassis 0009 [MotorSport magazine] 

 

Nel settembre dello stesso anno, concluso il campionato del mondo, lo chassis 0009 riapparve a Monza per sessioni di test con una carrozzeria completamente nuova e ancora non verniciata. La nuova aerodinamica prevedeva soluzioni inedite posizionate dietro al pilota per far respirare meglio il 6 cilindri e nuove sospensioni posteriori, di ispirazione Lotus e Cooper. Quest’ultima soluzione rappresentava un aggiornamento dei cinematismi con il triangolo inferiore sensibilmente inclinato in avanti. Come detto, dietro al pilota furono eliminati i cupolini a forma di goccia, in corrispondenza dei tromboncini del motore, e fu provata una soluzione molto semplice di paratie in metallo leggermente inclinate che convogliavano i flussi, in maniera quanto più laminare possibile, verso l’aspirazione. In raccordo a queste paratie e tutt’uno con la carrozzeria, erano state raccordate anche le prese d’aria dei freni posteriori, secondo la soluzione già vista sullo chassis 0008 a Monza nello stesso anno. La stessa coda della carrozzeria era stata modificata con la rimozione della griglia di evacuazione del calore dietro al cambio e una linea più affusolata. 

 

 

  

 

Settembre 1962 – Test Monza 156F1 chassis 0009 vista posteriore [fonte GrandPrixPhoto] 

 

Ben presto sempre a Monza, fu testata l’evoluzione delle sospensioni posteriori che ora presentavano anche il triangolo superiore inclinato in avanti e posto all’altezza dell’attacco superiore delle sospensioni. Si noti dalla foto la presa d’aria frontale, di sezione più ridotta, la cui caratteristica forma di Sharknose fu tagliata realizzando un’unica apertura non più divisa in due “narici”. Anche il cofano motore venne aggiornato. Le quattro paratie, due per lato, furono sostituite da un unico airbox, più squadrato, le cui bocche di entrata dell’aria erano poste ai lati della testa del pilota. 



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Settembre 1962 – Test Monza 156F1 chassis 0009 [Getty] 

 

 

 

Settembre 1962 – Test Monza vista frontale 156F1 chassis 0009 e in coda la 156F1 chassis 0008 [fonte GrandPrixPhoto] 


 

 

Settembre 1962 – Test Monza 156F1 chassis 0009 e in coda la 156F1 chassis 0008 [foto da Formula Ferrari] 


 

 

Novembre 1962 – Test Monza 156F1 chassis 0009 [foto da Conoscere la Formula 1] 
 

Il particolare della coda mostra un andamento più filante della carrozzeria con tubi di scarico accorciati. La soluzione della coda rimase poi uguale nel modello 156/63. Da questa rara foto è possibile vedere il raccordo della parte posteriore dell’airbox con la carrozzeria. 

 

 

 

Novembre 1962 – Test Monza 156F1 chassis 0009 vista posteriore [fonte GrandPrixPhoto] 

 

 

 

Novembre 1962 – Test Monza 156F1 chassis 0009 vista laterale [fonte GrandPrixPhoto] 

 

Sempre a novembre però a Modena, furono testate nuove geometrie delle sospensioni posteriori, ora in configurazione 63. Rispetto ai test precedenti i triangoli superiori furono posizionati più in basso all'altezza dei semi assi. Furono testate anche nuove prese d’aria dei tromboncini, tornate ad una soluzione aperta superiormente ma con l’aggiunta di un convogliatore nella parte terminale della stessa presa d’aria per aumentare la pressione in quel punto. 

Un’altra modifica ben visibile riguardò un’ulteriore riduzione della sezione della presa d’aria anteriore sul muso. Come si vede dall’immagine, era stata eseguita una saldatura posticcia con un lamierino per ridurre l’ampiezza della bocca 

 

 

 

 

Novembre 1962 – Test Modena 156F1 chassis 0009 [fonte Alamy] 

 

 

 

 

Novembre 1962 – Test Modena 156F1 chassis 0009, particolare airbox e raccordo presa freni [fonte Alamy] 

 

Rispetto al test precedente, Surtees testò l’ultima veste aerodinamica della 156 con la forma del muso rifinita meglio. 

 

 
 
Novembre 1962 – Test Modena 156F1 chassis 0009 [foto da Ferrari] 

 
 

Tutte queste soluzioni furono poi applicate al nuovo modello 156/63 che esordì nell’aprile 1963. 

 

 




Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.
Enzo Ferrari

 



 

 

Credits: 

 

  1. Ferrari – H. Tanner & D. Nye 

  1. Fifty years of Ferrari - A grand prix and sports car racing history – A. Henry 

  1. A Record of Grand Prix & Voiturette Racing - Vol.7 

  1. GRAND PRIX FERRARI THE YEARS OF ENZO FERRARI'S POWER, A. Pritchard 

  1. Ferrari 156: Sharknose - McDonough, Ed 

  1. 1 1/2-litre Grand Prix Racing 1961-65 Low Power, High Tech, M. Whitelock 

  1. Ferrari monoposto Catalogue Raisonné 1948-1997, Automobilia 

  1. Ferrari FORMULA 1 ANNUAL CATALOGUE RAISONNE 1948-1989, E. Benzing, AUTOMOBILIA 

  1. THE FERRARI FORMULA 1 CARS 1948-1976, J. THOMPSON 

  1. DINO - The little Ferrari, D. NYE 

  1. Formula Ferrari, P. D’Alessio 

  1. Motorsport Magazine 

  1. Autocourse 1962/63 

  1. Conoscere la Formula 1 – Enciclopedia dello sport 1° e 2° Vol 

 

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