Agosto 1949 – Maranello – 125 #1 chassis C-02 [da Le Origini del Mito – Archivio Corrado Millanta]
1949 | 11 settembre | Italia | Villoresi | 125 | #34 |
1950 | 8 gennaio | Buenos Aires | Villoresi | 166FL | #44 |
| 15 gennaio | Mar del Plata | Villoresi | 166FL | #44 |
| 22 gennaio | Rosario | Villoresi | 166FL | #44 |
| 16 aprile | San Remo | Villoresi | 125 | #24 |
| 21 maggio | Monaco | Villoresi | 125 | #38 |
| 18 giugno | Belgio | Villoresi | 125 | #2 |
| 16 luglio | Albi | Ascari | 125 | #18 |
| 26 agosto | International Trophy | Ascari | 125 | #16 |
Il secondo esemplare costruito e allestito nell’agosto del 1949 è il telaio C-02, riconoscibile dal numero ridotto di sfoghi d’aria sulla coda. Si trattava di un modello progettato da Colombo a partire dal 1949, basato su una evoluzione della 125 monostadio, motivo per il quale il progetto era siglato GP-49. Anche in questo caso la numerazione dei due prototipi segue la stessa logica indicata nel post sulla C-01. Da “Le origini del mito”, si riporta vennero costruiti due esemplari lungamente provati da Ascari e Villoresi tra le strade di Maranello, all’aerodromo di Modena e a Monza, dapprima contraddistinti con i numeri 0 e 1. Non sappiamo con quale ordine queste numerazioni fossero state assegnate ai numeri di telaio ma ipotizzo che la numero 1, in foto, corrispondesse allo chassis C-02. Nella sequenza delle immagini si può notare si tratti sempre dello stesso chassis, assegnato a Villoresi.
I primi due modelli della 125 doppio stadio si rivelarono fin da subito poco competitivi per diversi fattori: motore, sospensioni e passo.
Lungamente provata da Ascari e Villoresi, debuttò il 9 settembre 1949 durante le prove del GP di Italia con il numero #1 e in gara con il #34.
Settembre 1949 – GP Italia prove libere – 125 #1 chassis C-02 [da Le Origini del Mito – Archivio Corrado Millanta]
Settembre 1949 – GP Italia prove libere – 125 retrotreno #1 chassis C-02 [da Le Origini del Mito – Archivio Corrado Millanta]
Settembre 1949 – GP Italia – 125 #34 chassis C-02 [Motorsport]
Da “Le origini del mito”, si riporta che la Ferrari, prima dell’inizio del nuovo Campionato del Mondo di F1 tra dicembre del ‘49 e gennaio ‘50, decise di partecipare alla Temporada Argentina. La Ferrari prima della partenza aveva già realizzato 3 telai identici di 125 doppio stadio con telaio allungato di 11 cm (7ft 11in – 2415mm) rispetto al modello GP-48 (7ft 1in – 2160mm). Il motore sovralimentato, però, era stato sostituito da una cilindrata maggiore, di 2 litri con compressore monostadio, per poter gareggiare nella Formula Libera. Per questo motivo le vetture furono nominate 166FL e non 125. Il telaio C-02 fu affidato a Villoresi in tutte le corse argentine.
Nel gennaio lo chassis C-02 partecipò alle gare a Buenos Aires, Mar del Plata e Rosario senza particolari modifiche, rispetto al debutto. Uniche differenze erano la presa d’aria sul cofano posizionata asimmetricamente sulla parte destra, la carrozzeria sotto i collettori con diverse feritoie per lo smaltimento del calore e i tubi di scarico con curvature diverse al di sotto delle sospensioni posteriori.
Gennaio 1950 – Buenos Aires – 166FL #44 chassis C-02, alle spalle la 166FL #12 chassis C-01 in testacoda [Anonimo]
Gennaio 1950 – Mar del Plata – 166FL incidentata #44 chassis C-02 [foto Alfredo Parga]
Gennaio 1950 – Rosario – 166FL #44 chassis C-02 [Ferrari Automobili 1947-1953]
Una volta tornati in Europa, nonostante il pieno di vittorie in terra Argentina, era ormai chiaro il destino delle 125. Prima di esordire nel nuovo campionato di F1, partecipò, senza sostanziali modifiche, al GP di San Remo, tornando a montare il motore sovralimentato a 1.5 litri doppio stadio.
Aprile 1950 – GP San Remo – 125 #24 chassis C-02 [Archivio Corrado Millanta - The Klemantaski Collection]
A Monaco la prima apparizione ufficiale della Ferrari in F1. La monoposto era la medesima che aveva corso a Ospedaletti.
Maggio 1950 – GP Monaco – 125 #38 chassis C-02 [Motorsport]
Per il GP del Belgio, la Ferrari portò lo chassis C-02 senza particolari modifiche evidenti. Erano presenti ai lati della griglia anteriore tagli a tutta altezza per migliorare il raffreddamento. La fiducia nei motori sovralimentati era tale che fu l’ultima apparizione in campionato della 125, sostituita dalle Formula 2, 166, e dai motori aspirati.
Giugno 1950 – GP Belgio – 125 #2 chassis C-02 [Anonimo]
Non essendo state più usate, le 125 furono vendute. In particolare, la C-02 fu venduta a Vandervell. Per fa credere a Vandervell di avere un'auto nuova, Ferrari montò la carrozzeria della vettura sperimentale C-04 che corse nel GP di Svizzera. Dal differente percorso dei tubi di scarico e dal disegno della macchina si evince sia uno chassis del 49.
Agosto 1950 – International Trophy – 125 #16 chassis C-02 [Foto di Fisher – Getty Images]
Giugno 1950 – GP Svizzera – 125 #22 chassis C-04 [Anonimo]
Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.Enzo Ferrari
Credits
Le Origini del Mito, Le memorie del progettista delle prime Ferrari – G. Colombo
Ferrari – H. Tanner & D. Nye
Fifty years of Ferrari - A grand prix and sports car racing history – A. Henry
A Record of Grand Prix & Voiturette Racing - Vol.5
GRAND PRIX FERRARI THE YEARS OF ENZO FERRARI'S POWER, A. Pritchard
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