12 gen 2024

166FL chassis C-03

 

FERRARI 166FL CHASSIS C-03



 

 

1950 

8 gennaio 

Buenos Aires 

Fangio 

166FL 

#16 

 

15 gennaio 

Mar del Plata 

Fangio 

166FL 

#16 

 

22 gennaio 

Rosario 

Fangio 

166FL 

#16 

 

 

Sul telaio 125 C-03 vi è una sorta di piccolo mistero. Come noto, i telai C-01, C-02 e C-04, relativi al progetto GP-49, hanno gareggiato in più occasioni, anche con diverse vesti e differenti cilindrate, ma non è mai comparso alle cronache il telaio C-03. Diverse fonti e autori di libri concordano sul fatto che non abbia mai corso in F1 e fin qui siamo tutti d’accordo. 

Tuttavia, mi è sempre risultato strano il salto di numerazione. La Ferrari ci ha abituato ad insolite nomenclature, basate sulla cilindrata, su evocazioni storiche e ricorrenze, ma tutte collegate da un fil rouge. Spesso ha fatto anche dei salti di numerazione, anche per scaramanzia. Infatti, non a caso il telaio 013 della 312/68 o i telai 013 e 017 della 312B3 non esistono, ma anche in questi casi con una motivazione più “creativa”. Dal mio punto di vista invece l'assenza della C-03 aveva poco senso. 

Leggendo quindi diverse fonti bibliografiche ho elaborato un paio di ipotesi che di seguito riepilogo.  

La prima ipotesi, che ritengo tra l’altro più accreditata e plausibile, è che un terzo esemplare di 125 con telaio allungato, rispetto alle vetture del 1948, con compressore doppio stadio, identica ai primi due esemplari, sia stata costruita e allestita verso la fine del 1949 e che possa trattarsi appunto dello chassis C-03. Infatti, da “Le origini del mito”, si riporta che la Ferrari, prima dell’inizio del nuovo Campionato del Mondo di F1 tra dicembre del ‘49 e gennaio ‘50, decise di partecipare alla Temporada Argentina. Questa era sempre un’occasione per le squadre italiane di rivendere pezzi e monoposto più datate alle squadre locali. La Ferrari prima della partenza aveva già realizzato 3 telai identici di 125 doppio stadio con telaio allungato di 11 cm (7ft 11in – 2415mm) rispetto al modello GP-48 (7ft 1in – 2160mm). Oltre, quindi, ai nuovi 3 telai la Ferrari portò in Argentina altri due modelli della precedente GP-48 monostadio, destinati all’Automobile Club Argentina. Il motore sovralimentato, però, era stato sostituito da una cilindrata maggiore, di 2 litri con compressore monostadio, per poter gareggiare nella Formula Libera. Per questo motivo le vetture furono nominate 166FL e non 125. I primi due telai (C-01 e C-02) presumo fossero affidati come di consueto, rispettivamente, ad Ascari e Villoresi, per motivi già descritti nei relativi post, il terzo ritengo fosse destinato all’Automobile Club Argentina e, in particolare, a Fangio. Ulteriore conferma arriva dal soprannome che era stato dato alla vettura di Fangio, chiamata “La Lunga”, mentre a Campos era assegnata “La Corta”, con riferimento al vecchio modello con passo ridotto. Inoltre, la vettura di Fangio e i due telai del ‘48 erano stati venduti all’Automobile Club Argentina per poter ricavare denaro da reinvestire.  

Nel gennaio partecipò alle gare della Temporada a Buenos Aires e Mar del Plata senza particolari modifiche rispetto ai primi due telai costruiti. 

 

Gennaio 1950 – Buenos Aires – 166FL #16 chassis C-03 [Foto Alfredo Parga] 

 

 

Gennaio 1950 – Mar del Plata – 166FL #16 chassis C-03, seguita da 166FL #12 chassis C-01 [Collezione Ricardo Plano] 

Nel corso dell’ultima gara a Rosario, Fangio era al comando con circa 30 secondi di vantaggio su Villoresi e, nel tentativo di effettuare un sorpasso, uscì dalla carreggiata sull’erba andando a sbattere contro un palo dell’illuminazione dopo diversi testacoda distruggendo il frontale e lo sterzo.  

 

 

Gennaio 1950 – Rosario – 166FL #16 chassis C-03 [Anonimo] 

Non è noto se la macchina risultò definitivamente danneggiata o fu riparata per correre successive gare locali. Facendo però parte del pacchetto venduto alla ACA, questa sicuramente rimase in Argentina. Non sappiamo se con la numerazione C-03 o con altra numerazione. Certamente lo chassis non partecipò mai ad una gara di F1. 

 

 

Gennaio 1950 – Rosario – 166FL incidentata #16 chassis C-03 [Anonimo] 

Tuttavia, questa ipotesi potrebbe essere supportata anche dal fatto che la Ferrari abbia assegnato una differente nomenclatura del telaio, in quanto fu venduto ad un privato, l’ACA. Probabilmente la numerazione C-03 venne fin da subito cambiata e rinumerata. Spesso, negli anni ‘50, la Ferrari era solita cambiare la numerazione tradizionale alle vetture che venivano vendute a squadre private seguendo una numerazione a 4 cifre, con ultima cifra sempre pari. La prima cifra era uno 0, la seconda partiva da 1, arrivando fino al massimo di 2. Alcuni esempi riguardano la stessa C-04 o le famose 500F2 vendute a scuderie quali Espadon, Vanwall, Rosier, Caprara, Francorchamps, Centro Sud, ecc., tra il 1950 e il 1957. 

Una seconda ipotesi, a dire il vero poco probabile se non per coincidenze unicamente temporali, vede la realizzazione nella primavera del 1950, poco prima dell’inizio del campionato di F1, di un nuovo telaio che in un qualche modo potrebbe coincidere con le tempistiche di allestimento del telaio C-03. Ad alimentare questa ipotesi è la mancanza di una numerazione ufficiale di questo prototipo. Essendo inoltre un modello intermedio tra le GP-49 e le GP-50 (il nome di progetto delle future 375 F1) è un’ipotesi plausibile pensare che possa trattarsi appunto del terzo chassis C-03. 

 

 




Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.
Enzo Ferrari

 



Credits 

Le Origini del Mito, Le memorie del progettista delle prime Ferrari – G. Colombo 

Ferrari – H. Tanner & D. Nye 

Fifty years of Ferrari - A grand prix and sports car racing history – A. Henry 

A Record of Grand Prix & Voiturette Racing - Vol.5 

GRAND PRIX FERRARI THE YEARS OF ENZO FERRARI'S POWER,  A. Pritchard 

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