4 apr 2024

156F1 chassis 0002


FERRARI 156F1 CHASSIS n.0002

 


Febbraio 1961 – Maranello - Presentazione 156F1 chassis 0002 [Sito Ferrari - Anonimo] 


1961 

14 maggio 

Monaco 

Von Trips 

#40 

 

18 giugno 

Belgio 

Gendebien 

#8 

 

6 agosto 

Germania 

Mairesse 

#6 

 

10 settembre 

Italia 

Hill 

#2 

1962 

20 maggio 

Olanda 

Hill 

#1 

 

3 giugno 

Monaco 

Mairesse 

#40 

 

17 giugno 

Belgio 

Mairesse 

#10 


 

La Ferrari 156F1 fu presentata per la prima volta montata sullo chassis 0002, in quanto il primo telaio era ancora in allestimento e in fase prototipale per eseguire i primi collaudi. La presentazione avvenne a febbraio nel cortile della fabbrica a Maranello. 

 

La vettura presentava una feritoia a tutta larghezza davanti al parabrezza per lo smaltimento del calore proveniente dal radiatore anteriore, ma già durante il suo shake-down il 14 marzo a Monza, insieme allo chassis 0003, le feritoie scomparvero, mantenendo una linea più pulita.  

 

 

Febbraio 1961 – Maranello - Presentazione 156F1 chassis 0002 [Sito Ferrari - Anonimo] 

 

Anche il perspex del motore a forma di goccia inizialmente presentava dei fori, già testati sulla sharknose chassis 0008, ma anche questo venne sostituito da una rete metallica sempre a forma di goccia. 

 

 

Marzo 1961 – Monza – Shake-down 156F1 chassis 0002 e 0003 [Archivio von Trips/Fodisch] 

 

Verso la fine dello stesso mese, più precisamente il 28 marzo, un giornalista di Motor Sport Magazine visitò la fabbrica Ferrari. Allora non esistevano restrizioni per i visitatori e chiunque poteva girare per le officine e scattare foto. Il giornalista ebbe quindi la possibilità di visitare la linea produttiva dei modelli da competizione in cui erano in allestimento 4 esemplari 156. 2 monoposto montavano il motore 120° e altre 2 monoposto il 65°. Uno degli esemplari con motore 65° era proprio lo chassis 0002. L’altro esemplare con lo stesso motore potrebbe trattarsi dello chassis 0003, anche lui già sceso in pista a Monza, oppure dello chassis 0008 di cui però nell’articolo non si fa specifica menzione. 

 

 


Marzo 1961 – Maranello – 156F1 in allestimento [Motor Sport magazine] 

 

A Monaco partecipò alla prima gara con la carrozzeria ai lati del motore parzialmente smontata per favorire lo smaltimento del calore. Si noti l’architettura del telaio per la sede del motore i cui tralicci sono realizzati da longheroni, montanti e una traversa di rinforzo proprio in corrispondenza del collettore di scarico dal motore.

 

Immagine che contiene ruota, veicolo, Veicolo terrestre, aria aperta

Descrizione generata automaticamente 

 

Maggio 1961 – prove libere GP Monaco 156F1 chassis 0002 [Anonimo] 

 

 

 

 

Maggio 1961 – GP Monaco 156F1 #40 chassis 0002 [Motorsport] 

 

 

In una foto scattata durante le prove del GP del Belgio, alcuni meccanici lavorano sulle parti meccaniche della 156. Si noti che i longheroni superiori di alloggiamento del motore sono leggermente incurvati per incardinarsi con i tralicci superiori a quadrilatero per il fissaggio delle sospensioni. 


 

Giugno 1961 – GP Belgio telaio 156F1 #8 chassis 0002 [GP Library - Getty] 

 

 

Sempre in Belgio venne impiegata da Gendebien con i colori locali, con la carrozzeria completamente carenata. 

 



Giugno 1961 – GP Belgio 156F1 #8 chassis 0002 [Motorsport] 

 

Nel GP di Germania tornò nella sua colorazione originale ma senza variazioni sostanziali. 

 


 

Agosto 1961 – GP Germania 156F1 #6 chassis 0002 [Motorsport] 

 

 

Per partecipare al GP d’Italia, l’esemplare venne profondamente modificato. Venne innanzitutto installato il nuovo motore 120° con la carenatura del motore parziale fino alla presa d’aria verticale, lasciando scoperte solo parti delle bancate. Inoltre, numerose feritoie furono praticate per favorire maggiormente il raffreddamento sia dei circuiti idraulici che dell’abitacolo.  McDonough riteneva che Hill avesse montato in prova un cambio a 6 marce di nuova concezione, che avrebbe corso dall'anno successivo, e che avesse dato dei problemi. La novità non venne nemmeno resa pubblica.

 

 

 

Settembre 1961 – GP Italia 156F1 vista posteriore #2 chassis 0002 [Motorsport] 

 

 

 

Settembre 1961 – GP Italia 156F1 #2 chassis 0002 [Motorsport] 

 

Sulla possibilità di poter installare su un telaio, che montava un motore 65° (più stretto), un nuovo motore a 120° (più largo) ci sono pareri discordanti, come si leggerà per tutti gli chassis della 156 convertiti al 120°. Henry riporta un’analisi che evidenzia le differenze tra telai dedicati a motori 65° e 120°. I telai che montavano motori a 120° avevano i longheroni superiori e inferiori di 1 ½ pollici. I longheroni superiori erano incurvati per facilitare l’installazione del motore più largo, mentre i longheroni per il 65° correvano paralleli a quelli inferiori. L'intenzione dell’ing. Chiti, progettista della 156, era di usare il motore 120° fin dall’inizio del campionato e non entrambe le specifiche. Tuttavia, non fu subito pronto e venne quindi usata già dalla prima gara l’evoluzione del 65° e montato sul secondo chassis. Questa doppia soluzione portò molte persone a ipotizzare che la Ferrari avesse intenzione di portare avanti due soluzioni parallele. Non è chiaro se lo stesso Chiti avesse progettato due telai con longheroni superiori a forma diversa e se i telai per il 65° furono modificati successivamente per ospitare il 120°, oppure se i telai realizzati nel 1961 erano già stati progettati con i longheroni superiori incurvati, indipendentemente dall’angolo tra le bancate dei motori installati. Dalla foto che ritrae il telaio senza cofano in Belgio, si notano i longheroni incurvati già a giugno, ben prima della conversione del telaio da 65° a 120°. Sembra quindi che lo chassis 0002 fosse stato già pensato e progettato per ospitare nel corso dell’anno il motore a 120°. Forse Henry si riferiva ad una progettazione differente dei telai intendendo lo chassis 0008 con longheroni paralleli e gli chassis costruiti nel 1961, e appositamente realizzati per la 156F1, con longheroni arcuati. 

Dalla seguente immagine, infatti, si notano i longheroni diritti del telaio 0008, costruito nel corso del 1960 per la prima vettura a motore posteriore. 

 

 

156F1 chassis 0008 [Anonimo] 

 

 

Nel corso del 1962, l’esemplare partecipò in altri GP. 

In Olanda si presentò con nuove prese d’aria per il raffreddamento del motore secondo il nuovo disegno del 1962 e una presa d’aria per l’abitacolo con sfoghi d’aria di forma diversa rispetto a quella della presentazione. 

 

 

 

Maggio 1962 – GP Olanda 156F1 #1 chassis 0002 [Motorsport] 
 

A Monaco, l’esemplare venne iscritto con piccole modifiche. Furono ripristinate le prese d’aria ai lati del motore usate nel corso del 1961, con carrozzeria laterale semi aperta, e il parabrezza avvolgente fu sostituito da un piccolo perspex a mezza luna con aggiunta di un vetro quadrato simile a quelli usati negli anni ‘50. In corrispondenza dei tromboncini di aspirazione furono provate due soluzioni; una con copertura classica in perspex a forma di goccia e una soluzione priva di copertura. Nel corso della gara fu adottata la soluzione con perspex e fu praticata un’ulteriore apertura all’avantreno, in corrispondenza del cavallino rampante posto sulla fiancata destra, per aumentare la capacità di raffreddamento dell’abitacolo. 

 

 

 

Giugno 1962 – GP Monaco 156F1 #40 chassis 0002 [Motorsport] 

 

Corse la sua ultima gara in Belgio, dove partecipò con ulteriori modifiche rispetto a quanto visto in Olanda. Fu ripristinato il parabrezza avvolgente e l’apertura all’avantreno fu chiusa in maniera un posticcia. La modifica più importante fu la nuova presa d’aria dei freni posteriori con forma appiattita e meno sporgente dalla carrozzeria. 

 

 


Giugno 1962 – GP Belgio 156F1 #10 chassis 0002 [Motorsport] 

 

Purtroppo Mairesse quando era in lotta per il secondo posto sbandò alla Blanchimont. Il pilota fu sbalzato fuori ma la vettura si ribaltò e prese fuoco, danneggiandosi pesantemente. 

 



 

Giugno 1962 – GP Belgio 156F1 #10 chassis 0002 [Motorsport] 

 

Per il GP di Germania, che si correva in agosto, l’esemplare venne ricostruito e rinumerato come 0004. 

 

 




Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.
Enzo Ferrari

 



 

Credits: 

 

  1. Ferrari – H. Tanner & D. Nye 

  1. Fifty years of Ferrari - A grand prix and sports car racing history – A. Henry 

  1. A Record of Grand Prix & Voiturette Racing - Vol.7 

  1. GRAND PRIX FERRARI THE YEARS OF ENZO FERRARI'S POWER, A. Pritchard 

  1. Ferrari 156: Sharknose - McDonough, Ed 

  1. 1 1/2-litre Grand Prix Racing 1961-65 Low Power, High Tech, M. Whitelock 

  1. Ferrari monoposto Catalogue Raisonné 1948-1997, Automobilia 

  1. Ferrari FORMULA 1 ANNUAL CATALOGUE RAISONNE 1948-1989, E. Benzing, AUTOMOBILIA 

  1. THE FERRARI FORMULA 1 CARS 1948-1976, J. THOMPSON 

  1. DINO - The little Ferrari, D. NYE 

  1. Motorsport Magazine 

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