FERRARI 641 - CHASSIS 116
Febbraio 1990 – Test Estoril - Ferrari 641 #2 - Chassis 116 [Foto Photo4 - Autosprint]
1990 | 19 febbraio | Test Estoril | Mansell | #2 |
| marzo | Test Fiorano | Morbidelli | - |
| 11 marzo | USA | Mansell | #2 |
| 25 marzo | Brasile | Mansell | #2 |
| 17 aprile | Test Imola | Mansell | #2 |
| 03 maggio | Test Imola | Mansell | #2 |
| 13 maggio | Imola | Prost | T |
| 27 maggio | Monaco | Mansell | T |
| 10 giugno | Canada | Prost | T |
| 13 giugno | Fiorano | Morbidelli | - |
| 24 giugno | Messico | - | scnu |
| 30 agosto | Test Monza | Prost | #1 |
Qualche settimana dopo la presentazione della 641, la Ferrari assemblò un secondo modello basato sullo chassis 116.
L’esemplare era identico al 115 ed esordì nella seconda sessione di test all’Estoril.
Successivamente fu collaudato da Morbidelli a Fiorano per il debutto nella prima gara mondiale a Phoenix. Nella stessa sessione di test, Morbidelli testò anche una 640 con una nuova presa dinamica maggiorata e che poi fu adottata anche sulle 641, chassis 116 e 116bis, portate in America.
Marzo 1990 – GP USA – Ferrari 641 #2 chassis 116 [MotorSport]
In Brasile partecipò senza particolari modifiche e sempre assegnata a Mansell.
Marzo 1990 – GP Brasile – Ferrari 641 #2 chassis 116 [Autosprint]
Dopo la gara a Interlagos lo chassis 116 venne impiegato come T-car sia in sessioni di test che in gara.
A Imola, nelle ultime due serie di sessioni di test collettivi, la Ferrari portò lo chassis 116 e lo chassis 116bis. A differenza del 116bis trasformato già in 641/2, il 116 era ancora nella veste 641. Nella sessione del 17-21 aprile, l’esemplare 116 fu testato da Mansell senza particolari modifiche rispetto alle precedenti uscite e con gli sfoghi d’aria sulle pance chiusi.
17-21 Aprile 1990 – test Imola – in secondo piano la Ferrari 641 #2 chassis 116 [Autosprint]
Nell’ultima sessione ad Imola anche lo chassis 116 venne adeguato alla configurazione 641/2 con il muso con sezione ridotta e ora più sporgente, un raccordo delle sospensioni anteriori con il muso meno sporgente e radiatori con nuove aperture maggiorate e con un labbro superiore per migliorare l’aria convogliata nelle pance.
03-05 Maggio 1990 – test Imola – Ferrari 641/2 #2 chassis 116 [foto Orsi - Autosprint]
A Imola e Monaco venne iscritta come vettura muletto.
In particolare a Monaco, fu usata da Prost nella seconda ripartenza dopo l’incidente con Berger in cui la sua vettura (chassis 119) fu danneggiata.
Maggio 1990 – GP Monaco – Ferrari 641/2 #1 chassis 116 [Motorsport]
Il telaio fu portato in Canada ancora come muletto.
Successivamente al Canada, Autosprint riferisce che lo chassis 116, insieme alle due vetture da gara, fu rispedito in Italia per i necessari collaudi nella pista di Fiorano, per poi essere nuovamente spediti in Messico.
Tuttavia, non è chiaro se il 116 sia stato effettivamente portato in Messico o meno perché Autosprint riferisce che sia stato portato come muletto di scorta e mai usato, mentre Autocourse riferisce che non sia stato proprio spedito.
Ad ogni modo tra i due GP di oltreoceano, a Fiorano ipotizzo fu testato da Morbidelli proprio lo chassis 116. Escludendo il 115 rimasto in America, le due vetture da gare che erano le stesse sia per il Canada che per il Messico ed escludendo il 119 che era in riparazione dopo l’incidente di Monaco, ritengo che il 116 sia quello più probabile. Il test riguardava il nuovo motore 037.
13 giugno 1990 – test Fiorano – Ferrari 641/2 chassis 116 [foto Orsi - Autosprint]
L’ultima apparizione è il test di agosto a Monza in vista proprio del GP italiano. La sessione di test condotta con due esemplari, vedeva la partecipazione di Prost su chassis 116 per testare soluzioni sperimentali aerodinamiche.
Furono testati cerchi carenati per ridurre le turbolenze generate dalle ruote a discapito del surriscaldamento dei cerchi. La Ferrari aveva in mente di applicare tale soluzione solo nelle qualifiche in quanto i freni sarebbero stati meno sollecitati rispetto alla gara.
29 agosto 1990 – test Monza – Ferrari 641/2 #1 chassis 116 [foto Giovanelli - Autosprint]
29 agosto 1990 – test Monza – Ferrari 641/2 #1 chassis 116 [Autosprint]
Altro test riguardò l’apertura delle pance, introducendo un elemento sulla parte esterna laterale dell’abitacolo che riducesse la sezione di entrata dell’aria. L’obiettivo era innescare un effetto venturi e accelerare l’aria immessa verso i radiatori per ridurre la resistenza all'avanzamento.
30 agosto 1990 – test Monza – Ferrari 641/2 #1 chassis 116 [foto Autosprint]
Tuttavia, il test monzese si concluse precocemente a causa di un fuori pista di Prost alla seconda di Lesmo che danneggiò irrimediabilmente il telaio.
30 agosto 1990 – test Monza – Ferrari 641/2 #1 chassis 116 [foto PhotoLepre - Autosprint]
Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.Enzo Ferrari
Credits:
Autosprint 1990
Autocourse 1990
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