15 lug 2024

641/2 Chassis 119


FERRARI 641/2 - CHASSIS 119

 

 


 

Maggio 1990 – GP Monaco – Ferrari 641/2 #1 chassis 119 colpita da Berger [foto Orsi - Autosprint] 

 

1990 

27 maggio 

Monaco 

Prost 

#1 

 

27-29 giugno 

Silverstone 

Mansell 

#2 

 

8 luglio 

Francia 

Prost 

#1 

 

15 luglio 

Gran Bretagna 

Prost 

#1 

 

29 luglio 

Germania 

Prost 

T 

 

12 agosto 

Ungheria 

Mansell 

T 

 

26 agosto 

Belgio 

Mansell 

#2 

 

09 settembre 

Italia 

Mansell 

T 

 

11-14 settembre 

Fiorano 

Prost 

- 

 

23 settembre 

Portogallo 

Prost 

T 

 

30 settembre 

Spagna 

Mansell 

T 

 

02-05 ottobre 

Estoril 

Prost 

- 

 

15 novembre 

Fiorano 

Prost 

- 

 

21 ottobre 

Giappone 

Prost 

T 

 

04 novembre 

Australia 

Prost 

T 

 

10-15 dicembre 

Estoril 

Prost 

- 

 

A Monaco esordì col botto, nel vero senso del termine. Al primo giro, la vettura di Prost, sorpassata da Alesì fu successivamente tamponata da Berger che alla stessa curva tentò il doppio sorpasso. Le vetture rimasero incastrate in mezzo alla strada e la direzione gara fu costretta a interrompere la gara. Questo però consentì a Prost di tornare ai box e prendere il muletto montato sullo chassis 116. 

 

Maggio 1990 – GP Monaco – Ferrari 641/2 #1 chassis 119 [Motorsport] 

Nei successivi due GP non fu impiegata e verso la fine di giugno ipotizzo che proprio lo chassis 119 fu testato a Silverstone da Mansell, considerando l’impegno oltreoceano dei telai 115, 116, 116bis e 118. 

 

 

 

Giugno 1990 – test SIlverstone – Ferrari 641/2 #2 chassis 119 [foto Sutton - Autosprint] 

 

In Francia, Prost ottenne la 100ma vittoria della Ferrari in F1. La vettura si presentava nella stessa configurazione precedente. Solo in prova non furono usati gli sfoghi d’aria sulle pance. 

 


 

Luglio 1990 – GP Francia – Ferrari 641/2 #1 chassis 119 [Motorsport] 

 

Anche per il GP di Gran Bretagna non ci furono novità e la Ferrari portò la stessa configurazione aerodinamica. I motori evoluti furono provati solo in prova con i due muletti che la Ferrari aveva allestito per entrambi i piloti. 

 


 

Luglio 1990 – GP Gran Bretagna – Ferrari 641/2 #1 chassis 119 [Motorsport] 

 

 

Nel GP di Germania, l’esemplare affidato come muletto a Prost venne impiegato unicamente in tutte le sessioni pre-gara con il set-up del nuovo motore 

 

 

 

Luglio 1990 – GP Germania – Ferrari 641/2 #1 chassis 119 [Getty] 

 

In Ungheria, lo chassis 119 fu impiegato sempre come muletto, assegnato questa volta a Mansell. Il pilota, dopo un problema riscontrato il sabato mattina sulla sua vettura da gara, fu costretto a salire sul muletto e, durante le prove libere, fece un fuoripista danneggiando l’end plate dell’alettone anteriore. 

 

In Belgio, l’esemplare fu affidato a Mansell presentando la stessa configurazione vista nelle precedenti gare. Dopo la partenza a La Source, Mansell fu tamponato da Piquet e andò a sbattere contro il guard-rail. L’incidente generò caos e diverse vetture rimasero vittime di ulteriori incidenti, pertanto, la direzione gara fu costretta a interrompere la gara. Mansell ebbe quindi la possibilità di salire sulla vettura muletto (chassis 118). La sfortuna si abbatté ancora una volta sullo chassis 119, ormai reduce da diversi incidenti la Ferrari decise di adottarlo successivamente come sola vettura muletto. 

 


 

Agosto 1990 – GP Belgio – Ferrari 641/2 #2 chassis 119 [Motorsport] 

 

In vista degli ultimi due GP, la Ferrari non volle lasciare nulla al caso e volle giocarsi tutte le carte per vincere il mondiale portando nuove evoluzioni. Per questo motivo partecipò ai test privati all’Estoril dal 2 al 5 ottobre puntando sul super motore 037 evoluto.  Non è chiaro quale telaio abbia inviato in Portogallo, ma sicuramente inviò un solo esemplare. Considerando che, in vista della trasferta orientale la Ferrari inviò in Giappone i telai 119, 120 e 121, oltretutto testati la settimana precedente al GP a Fiorano per i soliti collaudi prima della spedizione, e che il telaio 118 era stato inviato a Imola per ulteriori test l’11 e 12 ottobre, ipotizzo che sia stato usato all’Estoril proprio lo chassis 119 poiché era il muletto usato per la trasferta iberica e logisticamente già sul luogo per poter effettuare i test. 

Prima della trasferta orientale, Prost dedicò alcuni test sempre a Fiorano per il collaudo delle vetture da inviare in Giappone, tra cui lo chassis 119. 

Durante le qualifiche del GP del Giappone, Prost testò sul muletto dei nuovi copricerchi, sulla falsariga di quelli testati in precedenza dalla Lotus. I test andavano in prosecuzione di quanto già visto nei test a Monza con la Ferrari 641/2 chassis 116, sempre con Prost, i cui risultati non erano stati soddisfacenti. L’idea del copricerchio, a differenza del test monzese, era stata messa in pratica a Suzuka sul lato interno delle ruote sia anteriori che posteriori per pulire le turbolenze generate dalla rotazione degli pneumatici. Se dal punto di vista di smaltimento termico si registrava un ovvio surriscaldamento, dal punto di vista aerodinamico avrebbero dovuto esserci dei miglioramenti. Anche per questi motivi, e per non compromettere l’affidabilità, la soluzione non fu adottata sulla vettura da gara. 

 

 

 

Ottobre 1990 – GP Giappone – test copricerchi Ferrari 641/2 #2 chassis 119 [Autosprint] 

 

Sempre il sabato, la Ferrari introdusse una configurazione sviluppata per la sola vettura da qualifica per Prost. Fu allungata la carrozzeria fino oltre l’attacco dell’alettone posteriore e si eliminò il radiatore di raffreddamento dell’olio del cambio per ridurre ulteriormente il drag. Ovviamente questa soluzione non fu utilizzata in gara. 

 

Ottobre 1990 – GP Giappone – test senza radiatore dell’olio - Ferrari 641/2 #1 chassis 119 [disegno G.Piola - Autocourse] 

 

In Australia, sebbene il muletto fosse preparato per Prost, fu adattato a Mansell per le prove. 

 


 


Novembre 1990 – GP Australia – Ferrari 641/2 #2 chassis 119 [Motorsport] 

 

Nei test invernali all’Estoril, l’esemplare fece la sua ultima comparsa con Prost. Furono eseguiti test su motore, differenziale e sospensioni. La vettura montava anche il dispositivo antislittamento precedentemente introdotto. 

 

 

 

Dicembre 1990 – Test Estoril – Ferrari 641/2 #1 chassis 119 [Autosprint] 

 

 




Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.
Enzo Ferrari

 



 

 

 

Credits: 

 

  1. Autosprint 1990 

  1. Autocourse 1990 

  1. A Record of Grand Prix & Voiturette Racing - Vol. 13 

 

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